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 La Catalogazione 

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 Criteri impiegati nella catalogazione del Fondo dei Citati

 

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I record sono stati prodotti in formato UNIMARC (UNIMARC Manual Bibliographic Format, 2. ed, Update 4, 2002) e con il software ALEPH500, versione 14.1.6

INTESTAZIONE

STANDARD DI DESCRIZIONE
   Criteri di trascrizione
   Area 1
   Area 2
   Area 4
   Area 5
   Area 6
   Area 7
   Area 8
   Opere in più volumi
   Miscellanee non editoriali


INTESTAZIONE
Per la formulazione e la forma delle voci di intestazione sono state seguite le Regole italiane di catalogazione per autori (RICA), 1979, ma, come è consuetudine nei cataloghi di libri antichi, sono state ampliate le possibilità di accesso relativamente ad alcune entità legate alla produzione materiale ed iconografica dell'edizione e alla storia dell'esemplare: editore, stampatore, incisore, dedicatario, dedicatore, donatore, possessore.

STANDARD DI DESCRIZIONE
Per la descrizione bibliografica sono stati adottati i seguenti standard: International Federation of Library Associations and Institutions, ISBD(A): International Standard Bibliographic Description for Older Monographic Publications (Antiquarian), 2. ed., 1991 per le edizioni pubblicate fino al 1885 e International Federation of Library Associations and Institutions, ISBD(M): International Standard Bibliographic Description for Monographic Publications, rev. ed., 1991 per le edizioni pubblicate dal 1886.

Criteri di Trascrizione
Nella trascrizione è stata riportata solo la punteggiatura convenzionale prevista dagli standard e quella ortografica necessaria. È stata mantenuta l'ortografia delle parole tratte dalla pubblicazione, mentre legature, altre forme di lettere coeve e segni diacritici sono stati trascritti nelle forme correnti; segni diacritici non presenti nella fonte non sono stati aggiunti. Le forme contratte e abbreviazioni che proseguono la tradizione propria del manoscritto di abbreviare parole lunghe o frequenti sono state lasciate come si presentano; nei casi in cui è stato necessario scioglierle, lo scioglimento è stato evidenziato con l'uso delle parentesi quadre. Si è minuscolizzato il più possibile. Per quanto riguarda le lettere I, J, U, V e VV, nella trascrizione delle maiuscole in minuscole si è seguito l'uso fonetico moderno, come suggerito in Linee guida per la descrizione antiquaria, Firenze, Edizioni Regione Toscana, 1999; per le stesse lettere che nel documento figurano in minuscolo è stato adottato il criterio di riportarle nella forma presente nell'originale. Errori e refusi sono stati trascritti come si presentano nella pubblicazione seguiti da: [sic].

Area 1
Per l'area del titolo e della formulazione di responsabilità si sono seguite le norme contenute negli standard ISBD(A) e ISBD(M), registrando il titolo proprio, il complemento del titolo, se presente, eventuale titolo parallelo, prima e successive formulazioni di responsabilità, qualora figurino sul documento. Sono state trascritte iniziali indicanti l'appartenenza a società o titoli accademici, indicazioni di cariche rivestite e qualifiche, eventualmente apposte al nome dell'autore sul frontespizio, solo quando fossero elementi utili all'identificazione e all'individuazione del contesto di attività degli autori. Pie invocazioni, motti e dediche presenti sul frontespizio non sono state registrate in quest'area, a meno che non costituissero parte integrante della struttura grammaticale del titolo, ma riportate nell'area delle note.

Area 2
Per l'area dell'edizione si sono seguite le norme contenute negli standard ISBD(A) e ISBD(M), registrando la formulazione di edizione, con la relativa formulazione di responsabilità, se presente, ed eventuali formulazioni di edizione ulteriori, con le rispettive formulazioni di responsabilità.

Area 4
Per i dati della pubblicazione, in linea con quanto suggerito in Guida alla catalogazione in SBN: libro antico, Roma, ICCU, 1995, si è stabilito di suddividere la relativa area in due semiaree, dando gli elementi desunti dal frontespizio nella prima semiarea e quelli desunti dal colophon o dalle parti finali della pubblicazione nella seconda semiarea. Nella seconda semiarea sono state riportate anche le indicazioni di stampa desunte dal verso del frontespizio, quando sul frontespizio figuri l'indicazione di pubblicazione. Gli elementi della seconda semiarea sono racchuisi in parentesi tonde.
Eventuali formulazioni di privilegio che figurano su frontespizio o colophon sono state registrate nell'area delle note.

Area 5
Per l'area della descrizione fisica sono state seguite le norme contenute negli standard ISBD(A) e ISBD(M), dando cartulazione o paginazione (le carte o pagine non numerate sono indicate fra parentesi quadre, contando sempre anche le carte o pagine bianche), eventuali errori nella cartulazione o paginazione, segnalazione di tavole fuori testo, indicazione di materiale illustrativo, se presente, formato bibliografico (per le edizioni stampate su carta prodotta manualmente), seguito dalla misura in cm dell'esemplare descritto, rilevata però non sulla coperta, come propone ISBD(A), ma sul frontespizio.

Area 6
Per l'area della serie si sono seguite le norme contenute negli standard ISBD(A) e ISBD(M), indicando il titolo della serie, eventuali formulazioni di responsabilità e la numerazione all'interno della serie se presente.

Area 7
Per quanto riguarda l'area delle note è stata operata una distinzione fra dati relativi all'edizione e dati relativi all'esemplare, usufruendo della possibilità fornita dal formato UNIMARC di suddividere le informazioni in una serie di campi specifici del blocco relativo alle note.
Nelle note relative all'edizione l'ordine impiegato è quello per aree descrittive suggerito dagli standard ISBD(A) e ISBD(M). Sono stati riportati in nota motti, pie invocazioni e dediche presenti sul frontespizio, che, non costituendo parte integrante della struttura grammaticale del titolo, sono stati esclusi dalla prima area. Nel caso di identificazione di responsabilità incerte o anonime, ne è stata data notizia nelle note, indicando sempre il repertorio da cui la notizia è tratta. Sono stati registrati i titoli degli occhietti, qualora differissero in maniera significativa da quelli dei frontespizi. Sono state indicate in nota le segnature di tutte le edizioni stampate su carta prodotta manualmente e sono state segnalate le illustrazioni più significative, di cui vengono indicate la relativa carta, la tecnica di esecuzione, i nomi del disegnatore e dell'incisore, se presenti, ed una sintetica descrizione. È stata sempre registrata la presenza di inchiostrazione a più colori del frontespizio.
Sono state inoltre riportate le indicazioni bibliografiche relative ai cataloghi e repertori di riferimento. Le indicazioni bibliografiche sono date in forma abbreviata normalizzata. Dove possibile è indicato il numero della registrazione, negli altri casi il numero del volume, se necessario, seguito dal numero della pagina. Per i cataloghi on-line viene dato, di seguito alla sigla, l'identificativo del record.
Ancora nell'area delle note per le pubblicazioni monografiche edite in un unico volume è stata prodotta una descrizione analitica del contenuto, prestando particolare attenzione all'eventuale presenza di altri testi, oltre a quello principale, non menzionati sul frontespizio, di bibliografie interne e di contributi preliminari degni di rilievo, come le epistole dedicatorie, per le quali sono stati sempre indicati i nomi di dedicante e dedicatario e, se presente, la data, riportata secondo l'uso del documento.
Le note all'esemplare contengono tutte le informazioni utili alla descrizione della copia e della sua storia. Nella descrizione fisica dell'esemplare si è stabilito di procedere dall'esterno del volume all'interno. Oltre ad una sintetica descrizione della legatura, con l'indicazione della materia o delle materie della coperta e del supporto, le tre dimensioni (altezza, larghezza e spessore), la segnalazione di eventuali elementi decorativi, le note all'esemplare comprendono la registrazione di note manoscritte di qualsiasi natura, presenti sul documento, per le quali si è deciso di dare l'indicazione in forma normalizzata, suddividendole sulla base di tipologie e contenuti. L'analisi delle annotazioni manoscritte presenti nei volumi del Fondo dei Citati ha prodotto il seguente elenco di formule standard che sono state impiegate per questa parte della descrizione:
"nota ms filologica con riferimento bibliografico";
"nota ms di collazione";
"nota ms con riferimento testuale";
"note mss numeriche ai margini del testo";
"note marginali mss";
"nota ms con citazione abbreviata dell'opera";
"nota ms relativa ai criteri citazionali";
"nota ms con indicazione dell'ed. da citare".

Sono state sempre segnalate anche semplici prove di penna e annotazioni di prezzo, le mutilazioni ed ogni altro tipo di particolarità caratterizzante l'esemplare. Sempre a livello di descrizione di esemplare sono stati registrati tutti i contrassegni di provenienza presenti nelle singole copie (note manoscritte di possesso, ex libris, timbri, etc.), descrivendo in primo luogo tutti gli elementi relativi al possesso del volume da parte dell'Accademia della Crusca (ad esempio le vecchie collocazioni attribuite al documento nell'ambito delle collezioni dell'Accademia), seguiti dalla registrazione delle attestazioni di precedenti possessori (personali o enti).

Area 8
L'impronta è stata rilevata in tutte le edizioni pubblicate fino al 1800 compreso.

Opere in più volumi
Le pubblicazioni in più volumi sono state descritte con il metodo dei due livelli, come prescritto dalle ISBD(A) e ISBD(M), dando nel primo livello (scheda madre) tutte le indicazioni descrittive comuni alla pubblicazione nel suo insieme, mentre il secondo livello (scheda figlia) contiene solo le informazioni descrittive relative al singolo volume. La compilazione, nelle schede figlie, di un apposito campo previsto da UNIMARC permette di creare un legame con la scheda madre per una simultanea visualizzazione di entrambi i livelli in fase di ricerca.

Miscellanee non editoriali
Le pubblicazioni contenute in miscellanee non editoriali (collezioni artificiali) sono state descritte separatamente, ma le singole schede sono state collegate fra loro compilando appositi campi previsti da UNIMARC. La rilegatura in volume miscellaneo è stata inoltre segnalata fra le note d'esemplare dove, nella scheda relativa alla pubblicazione rilegata all'inizio della collezione, sono stati registrati i titoli delle altre pubblicazioni contenute, mentre, nelle schede relative alle pubblicazioni successive, è stato indicato il titolo della prima pubblicazione rilegata nel volume.

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